Grazie ai suoi effetti antinfiammatori, la Dieta Paleo si presenta oggi come il migliore alleato per chi soffre di malattie autoimmuni. Ecco che cos’è la dieta del cavernicolo e come sfruttarne i benefici senza perdere il gusto a tavola.
Negli ultimi anni si è fatto un gran parlare della dieta Paleo, un regime alimentare che non solo promette di far perdere peso, ma che soprattutto si propone come supporto nel trattamento delle malattie autoimmuni. Una gran bella notizia per tutti coloro che combattono quotidianamente gli invalidanti sintomi di patologie autoimmuni quali ipotiroidismo, endometriosi e tiroidite di Hashimoto.
È importante però tenere in considerazione che la dieta Paleo è un regime alimentare molto restrittivo e che deve essere integrata nel quadro di una terapia farmacologica esclusivamente sotto stretto controllo dell’endocrinologo.
In cosa consiste questa famosa “dieta paleolitica” e qual è il legame tra alimentazione e malattie autoimmuni? Scopriamolo insieme.
Che cos’è la Paleo Dieta?
Definita anche la “dieta del cavernicolo”, la dieta paleo ripropone un regime alimentare molto antico. Essa si basa sul principio secondo cui l’essere umano dovrebbe nutrirsi solo di alimenti già presenti in natura e commestibili a crudo, proprio come faceva l’uomo paleolitico. Secondo i sostenitori della Paleodieta, l’introduzione nella nostra alimentazione di cibi coltivati e raffinati avrebbe portato alla diffusione delle malattie autoimmuni.
Sembrerebbe una dieta piuttosto semplice, ma prova a pensare a quanti piatti di consumo quotidiano contengono ingredienti che non esistevano in epoca paleolitica!
Gli alimenti della dieta paleo: pochi ma buoni
Gli alimenti concessi dalla Paleodieta sono davvero pochi, ma di sicuro sono tutti sani e buoni:
- Verdure (tranne le solanacee e il cavolo).
- Patate dolci.
- Carni di animali allevati a erba.
- Pesce pescato di piccola taglia.
- Grassi (olio extra vergine d’oliva, ghee, olio di cocco).
- Frutta secca in piccole quantità (tranne le arachidi).
Come avrai notato, mancano all’appello alcuni macro gruppi di alimenti comuni sulle nostre tavole, ovvero:
- Cereali, compresi riso, quinoa e kamut.
- Non sono ammessi i surrogati derivati dalla soia. È invece considerato paleo il latte di cocco, purché puro al 100% e non dolcificato.
- Il veto è esteso anche ai dolcificanti, stevia compresa.
- Solanacee (patate, peperoni, melanzane, pomodori, bacche di goji).
- Caffè e tè (concessi solo in piccole quantità).
Il Protocollo Paleo Autoimmune: la salute inizia a tavola
Gli alimenti non-paleo hanno un effetto infiammatorio che può portare al manifestarsi di malattie autoimmuni, soprattutto legate alla tiroide.
All’interno della dieta paleo è stato definito il Protocollo Paleo Autoimmune che restringe ulteriormente il campo degli alimenti concessi. Alle persone affette da ipotiroidismo, Hashimoto, endometriosi e sclerosi viene consigliato di seguire tale protocollo in maniera ferrea per almeno tre mesi, per poi reintegrare gradualmente alcuni cibi.
Il Protocollo Paleo Autoimmune si propone come terapia antinfiammatoria che, insieme a farmaci specifici, alcuni integratori di sostegno e una vita sana, aiuta a normalizzare i valori degli ormoni e a riattivare la normale funzionalità della tiroide.
Tieni sempre presente, però, che la Paleodieta, e soprattutto il Protocollo Paleo Autoimmune, devono essere seguiti sotto costante controllo medico.
Come vedi, gli effetti benefici della Paleodieta sulla salute superano di gran lunga i sacrifici a tavola che impone. E non dovrai neppure rinunciare ai piaceri del palato! Online trovi infatti diverse ricette paleo gustose per riadattare i tuoi pasti a questa nuova dieta, con grande soddisfazione anche delle tue papille gustative.
E tu hai mai provato la dieta paleo? Condividi la tua esperienza nei commenti!