Per noi italiani “prendere un caffè” è un rito, un dolce istante, un semplice gesto, naturale, spontaneo, ormai quotidiano nella nostra vita. Chi do noi non ha una moka in casa?L‘inventore della famosa caffettiera moka, il sig. Alfonso Bialetti, è riuscito a creare un oggetto senza tempo, caratterizzato da uno stile tutto italiano, in grado di unire le famiglie e gli ospiti a tavola.
Ma come fare un buon caffè con la moka in casa? Nel nostro articolo vi indichiamo le 3 semplici regole da seguire, parliamo delle migliori miscele caffè per moka, come scegliere la caffettiera adatta e tutto che occorre per fare un buon caffè con la moka alla perfezione.

Come funziona la moka
Prima di imparare a preparare un buon caffè con la moka, è interessante sapere come funziona la moka. In parole semplici, la moka è composta da diverse parti in alluminio e funziona grazie alle pressione. Si riempie la caldaia di acqua, si inserisce il filtro dosatore a forma di imbuto con il caffè (non pressato) e si avvita la parte superiore. Con il calore l’acqua inizia a scaldarsi e genera vapore, il quale costringe l’acqua a salire attraverso il filtro e fuoriuscire dal camino. Con il giusto approccio, il caffè della caffettiera avrà un sapore intenso , aromatico e inconfondibile.

Quali sono le migliori caffettiere
Oltre ad aspetto pratico come la dimensione della caffettiera, il piano cottura sul quale utilizzerai la moka, il design e il colore che più si adatta alla tua cucina, uno di fattori più importanti nella scelta della caffettiera è il materiale con cui è realizzata. Esistono oggi molteplici tipologie di caffettiera moka in commercio, soprattutto differenti nei materiali, che vanno dal tradizionale alluminio, all’acciaio o ceramica.
Per iniziare, le migliori caffettiere sono realizzate sicuramente di materiali adeguati, controllati e sicuri nel rispetto dei materiali destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari, quindi certificati M.O.C.A. e marchiati CE .
Tradizionalmente le caffettiere sono realizzate in lega di alluminio, apprezzata per la leggerezza e per la capacità di salire di temperatura velocemente.Necessitano di una manutenzione costante, soprattutto per quanto riguarda la formazione di calcare, e devi stare attento a non farle ammaccare.
Un modello in acciaio potrebbe essere una scelta migliore, perché non altera il gusto del caffè ed è resistente in caso di urti o cadute. Gli svantaggi sono che impiega più tempo a scaldarsi e di solito il prezzo è più elevato.
Infine troviamo le caffettiere con la caraffa in ceramica, che ha il pregio di far scendere leggermente la temperatura del caffè mentre esce e di conseguenza evita che sappia di bruciato.

Miglior caffè per moka ( migliore miscela di caffè)
In tutto esistono circa 60 varietà di piante, ma solo da quattro si ottengono dei chicchi commercializzabili: la Coffea Arabica, la Coffea Robusta, la Coffea Liberica e la Coffea Excelsa. Tra queste, le più diffuse sono l’Arabica e la Robusta. E, nell’immaginario collettivo, la 100% Arabica è la miscela migliore. Per valutare se una miscela è di qualità bisogna tenere presente tre criteri: aroma, sapore e acidità. Un caffè buono deve essere profumato e rotondo, né troppo acido, né troppo amaro, né troppo intenso.
Una volta stabilito che si sta per bere un buon caffè, entra però in gioco il lato soggettivo. Come si fa a scegliere la miscela giusta per il proprio palato? Posto che l’Arabica non è migliore in assoluto rispetto alla Robusta, le differenze tra le due varietà più diffuse si vedono già in piantagione: la prima predilige altitudini maggiori, mentre la seconda è più resistente, cresce anche a basse quote e con temperature più alte.
Raccolta e tostatura a parte, le due miscele si distinguono poi per l’aroma, il gusto e la resa in tazza. Il caffè Arabica è più delicato, dolce e aromatico e contiene meno caffeina. Il sapore del caffè Robusta, invece, è più intenso, visto che contiene più caffeina, corposo e quasi legnoso. Il risultato è quindi un espresso più cremoso e schiumato.
Infine per rispondere qual è il miglior caffè per moka oltre il gusto, il nostro consiglio è di comprare il caffè adatto alla moka (è indicato sulle confezioni) perché è a grana più grossa. Il caffè per macchine espresso, di contro, è a grana più polverosa e non adatto alla moka. In questo modo sicuramente non sbagliate e resta solo provare diverse miscele per capire quale di loro rispetta meglio i vostri gusti.
Sei appassionato del caffè? Leggi il nostro articolo : Il giro del mondo in 4 tazze di caffè e scopri come gustano il caffè in altre parti del mondo.

Ecco le 3 regole per fare un buon caffè con la moka
1. Acqua: fredda o calda, di rubinetto o minerale? Quanta acqua versare nella caffettiera?
L’unica cosa che conta davvero è che non abbia molto calcare, e non deve avere molti sali disciolti: questi due elementi, infatti, intaccano la moka e alterano il sapore del caffè. La quantità di acqua da usare è invece molto importante: NON DOVETE SUPERARE LA VALVOLA DEL SERBATOIO, al massimo fermatevi a metà valvola. E’ una regola fondamentale: serve infatti che tra il filtro che contiene il caffè e la superficie dell’acqua ci sia uno spazio di aria per permettere il buon funzionamento della moka.
2. Caffè: Utilizza la quantità del caffè giusta
Per fare un buon caffè nella caffettiera è uno dei parametri più importanti. La regola è che caffè nel filtro NON VA MAI PRESSATO perché altrimenti l’acqua non può infiltrarsi correttamente per estrarre tutti i componenti del caffè. Mettete qualche cucchiaino, fino a riempire il filtro, e battetelo su una superficie con un altro cucchiaino di caffè in polvere per formare una piccola montagnetta. Fate scendere il caffè in modo naturale (non pensate che tanto caffè nel filtro porti a un buon risultato, è proprio al contrario).
3. Fiamma: alta o bassa?
Sul fornello, la fiamma non deve mai superare la base della caffettiera. Per non guastare il gusto finale della bevanda, evitate di posizionare il caffè su una fiamma molto alta per poi abbassarla: il fuoco deve essere sempre costante. Il fornello va spento nel momento esatto in cui termina la fuoriuscita del caffè. Se una moka è progettata bene e funziona correttamente, il flusso è regolare fino alle ultime frazioni, senza borbottii e sbuffi. Prima di servire il caffè bisogna mescolarlo – ancora nella moka – con un cucchiaino, per renderlo il più omogeneo possibile. In questo modo eviterete che in alcune tazzine vada la parte più densa e in altre quella più liquida.

Caffè cremoso con la moka
Uno dei trucchi più conosciuti è quello della famosa cremina: hai mai provato a prepararla? È semplicissimo e ti servirà un solo ingrediente in più, lo zucchero bianco classico. Ecco come prepararlo: versa in un bicchiere di vetro (quelli classici da pasto, abbastanza robusto, o va bene anche una tazza) tanti cucchiaini di zucchero quante sono le tazzine che devi preparare.
Metti la moka sul fuoco, a fiamma bassa, e non appena saranno uscite le prime gocce di caffè versale nel bicchiere con lo zucchero.
Ne basteranno davvero poche: a questo punto, con un cucchiaino, mescola velocemente i due ingredienti come se dovessi preparare uno zabaione. Dopo qualche minuto, la tua cremina sarà pronta. Versane la quantità che desideri in ogni tazzina, e poi aggiungi il caffè. Una bontà molto più cremosa e già dolcificata.
Come pulire la moka?
Lavate accuratamente la moka a mano (mai in lavastoviglie) con acqua bollente o detersivi non profumati. Pulite con attenzione il filtro superiore e la guarnizione, anche internamente. Rimontate la moka solo dopo averla fatta asciugare bene.
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Come conservare il caffè?
Per preservare tutti gli aromi e il gusto pieno del caffè, l’ideale sarebbe macinare i chicchi (utilizzando un macinacaffè elettrico per esempio ) qualche minuti prima della sua preparazione, avendo cura di scegliere il giusto grado di macinatura in base alla miscela prescelta.Se, invece, si vuole risparmiare del tempo acquistando un caffè già macinato per la moka, bisogna avere l’accortezza di riporlo in un contenitore ermetico, preferibilmente in metallo, in grado di preservarne la freschezza e gli aromi.
Caffè in frigo: Alcuni sostengono che il luogo migliore per conservare il caffè sia il frigo. Senza dubbio il luogo migliore per conservare il caffè è il famoso “luogo fresco e asciutto”, questo è vero. Il troppo caldo irrancidisce il caffè, tanto quanto il “troppo” freddo blocca gli aromi. Il frigorifero non è quindi il luogo migliore per tenere il caffè.
Una soluzione sempre consigliabile è quella di acquistare confezioni piccole o il più possibile adeguate al consumo, così da evitare di bere caffè da pacchetti aperti mesi prima, che hanno inevitabilmente perso aroma e gusto.
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